Quali sono le differenze tra ortodossia e cattolicesimo ?

Quali sono le differenze tra ortodossia e cattolicesimo ?

Categoria : Notizie Religiose Rss feed

Sommario:

1- Lo scisma del 1054, l'origine della separazione

2- Un rapido sguardo alla storia iniziale della Chiesa

3- L'autorità di Roma viene messa in discussione

4- Nel corso dei secoli, i crescenti disaccordi sul dogma

5- La rottura definitiva tra la Chiesa d'Occidente e quella d'Oriente: il sacco di Costantinopoli del 1204

6- Gli ortodossi oggi

7- La presenza degli ortodossi nel mondo

8- I diversi patriarcati

9- Differenze pratiche e punti in comune tra ortodossi e cattolici

10- Usi e rituali

11-Calendari

Con gli attuali eventi in Ucraina, il nostro interesse si concentra su un Paese che sta lottando per la propria sopravvivenza. Durante i numerosi reportage su questo Paese, avrete notato la presenza quasi maestosa dei sacerdoti ortodossi vestiti di nero con il loro alto copricapo.

Ci sono molte differenze tra la nostra civiltà occidentale e i Paesi slavi. Anche la pratica quotidiana della stessa fede in Dio non è la stessa.

Da dove nascono queste differenze tra Ortodossia e Cattolicesimo?

Qual è la storia che ha portato il cristianesimo a dividersi in due gruppi distinti: cattolici e ortodossi? Quali sono i Paesi ortodossi? Quali sono i forti rituali e simboli che distinguono queste due pratiche cristiane?

All'origine della separazione, lo scisma del 1054

Un rapido sguardo agli inizi della storia della Chiesa

Gli storici collocano la vera nascita della Chiesa al Concilio di Nicea del 325, sotto l'influenza dell'imperatore romano Costantino I.

Lo scopo della riunione di questo concilio era sia quello di risolvere i problemi disciplinari che erano sorti, sia quello di definire un'unità di dogmi per il cristianesimo, al fine di evitare qualsiasi grande discordia nella Chiesa.

Durante il concilio fu adottata la confessione di fede nota come "Simbolo niceno" o "Credo niceno", da cui deriva il Credo utilizzato oggi dai cristiani.

L'autorità di Roma viene messa in discussione

Già nel 325, al Concilio di Nicea, furono sollevate questioni di precedenza e di giurisdizione superiore. Sebbene l'autorità di Roma fosse già riconosciuta come prevalente all'epoca e fosse addirittura sancita dal canone sei del concilio, questa misura era già contestata. La Chiesa fu poi organizzata in diversi patriarcati, con Roma che aveva sempre la precedenza. Quest'ultimo fu sempre contestato dagli altri patriarcati fino allo scisma.

Tuttavia, queste questioni di autorità non furono decisive nella rottura tra la Chiesa occidentale e quella orientale. Il modo di interpretare le Scritture, di pregare, di mettere in immagini i Vangeli e la Bibbia erano tutti argomenti che agitavano le chiese d'Oriente e d'Occidente, fino a provocare profondi dissensi.

Nel corso dei secoli sono cresciuti i disaccordi sui dogmi.

In ogni civiltà, le pratiche religiose si intrecciano con la vita e i costumi del popolo in cui la religione è praticata. I popoli dell'Europa occidentale e orientale non fanno eccezione a questa realtà. Le differenze nella pratica si sono poi approfondite e sono diventate incompatibili agli occhi dei Padri della Chiesa.

Citiamo due grandi dispute cristologiche che hanno agitato la Chiesa nel primo millennio

- Iconoclastia: questo movimento rifiutava la rappresentazione di qualsiasi immagine divina, per paura dell'idolatria. Nelle Chiese orientali assunse proporzioni estreme, al punto da creare grandi dissensi al loro interno. In Occidente, il movimento maggioritario è stato quello di considerare l'immagine divina come un supporto per la preghiera e non come un oggetto di preghiera in sé.

- Il filioque: le origini della disputa sul filioque si trovano nel testo stesso del Credo niceno. Si legge che "lo Spirito Santo procede dal Padre". Gradualmente nella Chiesa occidentale è stata aggiunta la frase "lo Spirito Santo procede dal Padre e dal Figlio", in latino "ex patre filioque procedit". Questo sviluppo fu respinto dalle Chiese orientali, che lo consideravano una sfida alla concezione stessa della Trinità.

Fu quest'ultima disputa, quella sul Filioque, a consumare la separazione tra le Chiese d'Occidente e d'Oriente. Nel 1054 si consumò la rottura dogmatica tra la Chiesa d'Oriente e quella d'Occidente.

La rottura definitiva tra la Chiesa d'Occidente e quella d'Oriente: il sacco di Costantinopoli del 1204

Tra il 1054 e la quarta crociata, le relazioni tra la Chiesa occidentale e quella orientale rimasero fredde ma cortesi. A causare la rottura definitiva tra cattolici e ortodossi non fu una disputa dogmatica, ma un drammatico evento militare che ebbe luogo durante la quarta crociata.

Le crociate per il recupero della tomba di Cristo iniziarono alla fine dell'XI secolo: il 15 agosto 1096 un grande esercito partì per Gerusalemme per liberare la tomba di Cristo. Ogni crociata del XII e XIII secolo ha continuato a mobilitare uomini d'arme e popolazioni per riconquistare o consolidare il controllo cristiano sui luoghi sacri della vita di Gesù a Gerusalemme.

La quarta crociata, partita da Venezia nel 1202, fu nuovamente lanciata per riconquistare i luoghi santi caduti sotto la dominazione musulmana. Nel 1203, l'esercito crociato si allontanò e pose l'assedio a Costantinopoli. Il saccheggio di questa città, considerata sacra dalle chiese orientali, completò la rottura definitiva tra la Chiesa cattolica e quella ortodossa.

Gli ortodossi oggi

La presenza ortodossa nel mondo

Di recente abbiamo visto molti rapporti sull'Ucraina, sulla Russia e sui Paesi limitrofi, secondo cui l'Ortodossia domina nei Paesi slavi. I Paesi in cui la fede ortodossa ha un ampio spazio o addirittura domina sono Russia, Ucraina, Polonia, Romania, Grecia, Moldavia, Bulgaria, Bielorussia, Cipro, Georgia, Macedonia, Montenegro, Serbia e Transnistria.

La Chiesa ortodossa è presente in altri Paesi del mondo e in Europa, ma questa presenza è generalmente dovuta alla migrazione delle popolazioni dai Paesi slavi piuttosto che a un desiderio di evangelizzazione o proselitismo da parte delle Chiese ortodosse.

I diversi patriarcati

Prima dello scisma del 1054, esistevano già cinque patriarcati riconosciuti, tra cui quello di Roma. Nel corso dei secoli, dispute politiche e dogmatiche hanno nuovamente separato le Chiese ortodosse.

Nel 1992, in seguito all'indipendenza dell'Ucraina, si è costituita la Chiesa ortodossa ucraina sotto il Patriarcato di Kiev. Nell'ottobre 2018, il Patriarcato di Costantinopoli ha affermato la sua giurisdizione sull'Ucraina, causando uno scisma tra il Patriarcato e il Patriarcato di Mosca.

Questo è ancora evidente negli attuali eventi in Ucraina: le chiese ortodosse mantengono un difficile equilibrio tra religione e politica.

Differenze pratiche e punti in comune tra ortodossi e cattolici

Usi e rituali

Molte differenze tra cattolici ortodossi e cattolici sono facilmente intuibili. Sono semplici come l'abbigliamento dei sacerdoti, l'architettura delle chiese e le rappresentazioni religiose. Le icone ortodosse sono talvolta riconosciute come vere e proprie opere d'arte.

Ecco alcune delle differenze più rilevanti tra le pratiche ortodosse e quelle cattoliche:

- Gli ortodossi si fanno il segno della croce con le tre dita della mano destra, pollice, indice e medio, toccando la fronte, il petto, la spalla destra e poi la spalla sinistra, mentre la pratica cattolica prevede di toccare prima la spalla sinistra e poi la spalla destra.

- Per l'Eucaristia, gli ortodossi usano pane fermentato, mentre i cattolici usano pane azzimo.

- Durante il culto, i cattolici pregano in piedi o in ginocchio, mentre gli ortodossi stanno in piedi o seduti. Allo stesso modo, per gli ortodossi i canti sono preghiere a sé stanti durante la liturgia, mentre per i cattolici si alternano canti, preghiere e predicazione.

- Le icone sono centrali nella religione ortodossa, ma le statue sono generalmente escluse.

- La Chiesa cattolica impone il celibato ai suoi sacerdoti, mentre i sacerdoti ortodossi possono essere sposati e avere figli (la condizione è che il matrimonio sia avvenuto prima dell'ordinazione).

Calendari

Infine, dal 1582 la Chiesa cattolica utilizza il calendario gregoriano. Per la maggior parte dei cristiani ortodossi prevale il calendario giuliano (istituito da Giulio Cesare nel 46 a.C.). Questo spiega la differenza di date tra Natale e Pasqua tra cattolici e ortodossi.

Molte altre differenze esistono tra culti cattolici e ortodossi, ma anche talvolta tra patriarcati ortodossi. Questi sono il risultato di sviluppi e storie talvolta divergenti dei popoli.

Questo non impedisce a cattolici e ortodossi di considerarsi reciprocamente come fratelli e sorelle nella religione cristiana, che è la cosa più importante.

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